Aceto Balsamico Il Conte

Aceto Balsamico di Modena

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Dal 28 al 30 giugno Aceto Balsamico “Il Conte” al Summer Fancy Food di New York

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Dal 3 al 6 maggio a Milano Aceto Balsamico “Il Conte” a Tuttofood

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Aceto Balsamico “Il Conte” a Expo 2015

Expo 2015 Milano

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SIAL 2014

SIAL 2014 BANNER VERTICALE PER MAILCHIMP CONTE

Acetaie aperte

Domenica 28 Settembre 2014

Dalle 10:00 alle  18:00

Visite guidate, degustazioni, laboratorio bambini

e dalle ore  16:00 cooking show a cura di un famoso chef di Modena a Tavola

Summer Fancy Food Show 2014

Ringraziamo tutti coloro che hanno fatto visita al nostro Stand, dandoci l’opportunità di illustrare le Novità Aceto Balsamico Il Conte.

Cibus 2014

Dal 5 al 8 Maggio torna l’appuntamento con Cibus Parma, la più importante fiera del settore agroalimentare in Italia. Aceto Balsamico Il Conte sarà èresente presso lo stand B 019 situato nel Padiglione 6.

Vi aspettiamo numerosi per condividere  con voi tutte le novità di gamma in gustose sedute d’assaggio

NASCE IL CONSORZIO TUTELA ACETO BALSAMICO DI MODENA

Lunedì 9 dicembre 2013 è stata ufficializzata la nascita  del Consorzio Tutela Aceto Balsamico di Modena. La presentazione del nuovo organismo è avvenuta  presso la Camera di Commercio di Modena alla presenza del Presidente Maurizio Torreggiani, del VicePresidente di AICIG e Direttore del Consorzio Grana Padano Stefano Berni, del Presidente del Consorzio Filiera Aceto Balsamico di Modena Sabrina Federzoni, del Presidente del Consorzio Aceto Balsamico di Modena Mariangela Grosoli, del Direttore di AICIG Piermaria Saccani, di Roberta Chiarini della Direzione Generale Agricoltura della Regione Emilia Romagna e di Alessandra D’Arrigo del MIPAAF. Il neonato Consorzio, che conta 50 associati, rappresentativi di oltre il 98% dell’intera produzione, come primo atto formale ha nominato il nuovo Consiglio di Amministrazione – composto da Mariangela Grosoli, Sabrina Federzoni, Giovanni Carandini, Armando De Nigris, Angelo Giacobazzi, Cesare Mazzetti, Giacomo Ponti, Enrico Zini e Stefano Berni – il quale a sua volta ha provveduto alla nomina del Presidente del Consorzio, individuato nella persona del consigliere Stefano Berni, attualmente anche direttore del Consorzio di tutela del Grana Padano. “Il Consorzio di Tutela Aceto Balsamico di Modena ha due mission – ha commentato il neopresidente Berni – ovvero la tutela e la garanzia di reddito a tutte le imprese della filiera. Un prodotto DOP e IGP ha senso di esistere solo se sa valorizzare la materia prima e il suo processo di trasformazione e questo è l’elemento fondante e istitutivo con cui la UE ha attivato il sistema dei prodotti certificati. Il Consiglio di Amministrazione farà il possibile affinché il nuovo Consorzio possa operare al meglio, alimentato dall’entusiasmo di tutti”. I dati del settore pongono l’Aceto Balsamico di Modena ai vertici della classifica dei prodotti italiani DOP e IGP e tra i vanti dell’agroalimentare italiano nel mondo: il volume produttivo è superiore a 90 milioni di litri, la quota di esportazione pari circa al 90% ed il valore di mercato supera i 600 milioni di euro. “Non potevamo aspettare oltre – ha commentato Mariangela Grosoli – i tempi erano maturi per assumersi la responsabilità di non disperdere un patrimonio che ci è stato consegnato dalla storia e dalle nostre famiglie.

In questo momento storico noi produttori avevamo la responsabilità di trovare un accordo e fare il possibile affinché questa economia potesse essere tutelata sempre di più. Siamo riusciti a trovare un accordo tra coloro che hanno grandi aziende e le piccole realtà locali e questo è stato un grande successo, a vantaggio di un territorio e di un prodotto che porta nelle famiglie una economia positiva”.

Con questa operazione che concretizza l’unione dei due Consorzi esistenti, a Modena nasce il quarto polo dell’agroalimentare italiano per valore ed il primo per esportazioni. In data 20 Gennaio 2014, il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha riconosciuto, ai sensi dell’art. 14, comma 15, della legge 21 dicembre 1999, l’ente come “Consorzio di tutela dell’Aceto Balsamico di Modena”.

“Autentico Balsamico” moderna ricerca per un prodotto antico

“La costruzione e la difesa dei nostri marchi passa attraverso una robusta conoscenza scientifica e tecnologica: più differenziamo le analisi e rafforziamo la capacità di discernere da dove viene un prodotto, più diamo forza al brand”. Con queste parole Stefano Vaccari della Direzione Generale per la promozione della qualità agroalimentare del Mipaaf ha preso la parola a conclusione del convegno “Autentico Balsamico: moderna ricerca per un prodotto antico”, organizzato martedì 4 giugno dal Consorzio Aceto Balsamico di Modena di concerto con il Consorzio Tutela Aceto Balsamico Tradizionale di Modena e il Consorzio Tutela Aceto Balsamico Tradizionale di Reggio Emilia nella Sala Cavour del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali a Roma. “Il Ministero – ha continuato Vaccari – sta già finanziando questo tipo di progetto per altri settori perchè dobbiamo arrivare ad avere la padronanza del controllo tecnologico. Se siamo in grado di consolidare l’identità tecnologica del prodotto, dobbiamo anche essere in grado di dire ai produttori che cosa indicare in etichetta. Tra le priorità del Ministero infatti, anche la messa a punto di linee guida per l’etichettatura, da cui dovranno emergere positivamente gli sforzi dei singoli consorzi e dei produttori, a scapito di quanti invece inseriscono termini in etichetta non conformi alla normativa”.

L’importanza del lavoro di squadra tra Consorzi e Ministero per migliorare la qualità delle produzioni e rendere più efficace la tutela dei prodotti di eccellenza, era stato sottolineato anche in apertura del Convegno: “Con questo progetto – aveva commentato il Presidente Mariangela Grosoli – il Consorzio Aceto Balsamico di Modena ha voluto porre nuove basi per una maggiore tracciabilità delle materie prime, aspetto che sta assumendo sempre più rilevanza sul mercato. Oggi abbiamo presentato i risultati della prima fase di studio col quale è iniziata la formazione di un database di riferimento specifico per gli aceti. Ciò è stato possibile grazie anche al generoso sostegno del MiPAAF, che negli ultimi anni ha svolto la sua attività di tutela dei prodotti tipici andando oltre la mera registrazione delle denominazioni e sostenendo le azioni di miglioramento della loro qualità, a tutela del consumatore e degli stessi operatori della filiera”.

Oltre 90 milioni di litri prodotti, di cui 73 milioni di litri imbottigliati, per un fatturato di 433 milioni di euro: sono i numeri che appaiono sulla carta d’identità del prodotto Aceto Balsamico di Modena Igp, unitamente a quelli relativi al tessuto economico nel quale la sua produzione si inserisce, ovvero 79 acetaie, 242 operatori e 550 addetti per questo settore che esporta all’estero il 92% dei volumi.

Numeri importanti, che confermano quanto il settore sia vivo e quanto sia importante lavorare alla messa a punto di politiche di tutela e di salvaguardia del prodotto, esigenza sentita sia dagli operatori che dai consumatori, sempre più attenti alla qualità dei prodotti alimentari.

“Il cibo si tinge di nero”

 

Si è tenuta in questi giorni presso la Scuola Alberghiera di Serramazzoni (Mo) la premiazione del Concorso ’Il cibo si tinge di nero’ promosso dal Consorzio Aceto Balsamico di Modena IGP.  Giunto alla sua sesta edizione, il concorso ha di anno in anno raccolto sempre più spessore ed entusiasmo tra i giovani allievi di questa importante scuola professionale che è oggetto di grande attenzione da parte di istituzioni e imprese per la serietà dei corsi e la qualità dei docenti chef.

Basti pensare a figure come il tristellato Massimo Bottura. Inoltre l’Istituto offre importanti stage che mette a disposizione degli allievi meritevoli nelle più qualificate cucine di tutto il mondo.

Il tema del concorso di quest’anno aveva come titolo: “Un viaggio alla scoperta di sapori e colori senza confini” e i tre premiati sono stati per la cucina Nicolò Soccio, che ha presentato deliziosi “bocconcini di dentice su crema di peperoni al profumo balsamico”; per la sala e bar Filippo Marchesi, strabiliando per l’audacia con uno “chateau di Foie-Gras d’oca sfumato alla Slivovitza con insalatina leggera alle fragole e Aceto Balsamico di Modena IGP” e nella pasticceria Simone De Gaetano che con grande ricercatezza e innovazione, ha stupito con un dolce flambè intitolato “il profumo della nebbia”.

Il direttore Giuseppe Schipano ha voluto sottolineare il sodalizio col Consorzio Aceto Balsamico di Modena, e ha anticipato la realizzazione di un libro per raccogliere tutte le ricette finaliste dei concorsi precedenti.

Un’idea nata per far sì che questo patrimonio non si disperda, ma possa contribuire a dare maggiore sviluppo gastronomico e diffusione all’Aceto Balsamico di Modena IGP.