NASCE IL CONSORZIO TUTELA ACETO BALSAMICO DI MODENA
Lunedì 9 dicembre 2013 è stata ufficializzata la nascita del Consorzio Tutela Aceto Balsamico di Modena. La presentazione del nuovo organismo è avvenuta presso la Camera di Commercio di Modena alla presenza del Presidente Maurizio Torreggiani, del VicePresidente di AICIG e Direttore del Consorzio Grana Padano Stefano Berni, del Presidente del Consorzio Filiera Aceto Balsamico di Modena Sabrina Federzoni, del Presidente del Consorzio Aceto Balsamico di Modena Mariangela Grosoli, del Direttore di AICIG Piermaria Saccani, di Roberta Chiarini della Direzione Generale Agricoltura della Regione Emilia Romagna e di Alessandra D’Arrigo del MIPAAF. Il neonato Consorzio, che conta 50 associati, rappresentativi di oltre il 98% dell’intera produzione, come primo atto formale ha nominato il nuovo Consiglio di Amministrazione – composto da Mariangela Grosoli, Sabrina Federzoni, Giovanni Carandini, Armando De Nigris, Angelo Giacobazzi, Cesare Mazzetti, Giacomo Ponti, Enrico Zini e Stefano Berni – il quale a sua volta ha provveduto alla nomina del Presidente del Consorzio, individuato nella persona del consigliere Stefano Berni, attualmente anche direttore del Consorzio di tutela del Grana Padano. “Il Consorzio di Tutela Aceto Balsamico di Modena ha due mission – ha commentato il neopresidente Berni – ovvero la tutela e la garanzia di reddito a tutte le imprese della filiera. Un prodotto DOP e IGP ha senso di esistere solo se sa valorizzare la materia prima e il suo processo di trasformazione e questo è l’elemento fondante e istitutivo con cui la UE ha attivato il sistema dei prodotti certificati. Il Consiglio di Amministrazione farà il possibile affinché il nuovo Consorzio possa operare al meglio, alimentato dall’entusiasmo di tutti”. I dati del settore pongono l’Aceto Balsamico di Modena ai vertici della classifica dei prodotti italiani DOP e IGP e tra i vanti dell’agroalimentare italiano nel mondo: il volume produttivo è superiore a 90 milioni di litri, la quota di esportazione pari circa al 90% ed il valore di mercato supera i 600 milioni di euro. “Non potevamo aspettare oltre – ha commentato Mariangela Grosoli – i tempi erano maturi per assumersi la responsabilità di non disperdere un patrimonio che ci è stato consegnato dalla storia e dalle nostre famiglie.
In questo momento storico noi produttori avevamo la responsabilità di trovare un accordo e fare il possibile affinché questa economia potesse essere tutelata sempre di più. Siamo riusciti a trovare un accordo tra coloro che hanno grandi aziende e le piccole realtà locali e questo è stato un grande successo, a vantaggio di un territorio e di un prodotto che porta nelle famiglie una economia positiva”.
Con questa operazione che concretizza l’unione dei due Consorzi esistenti, a Modena nasce il quarto polo dell’agroalimentare italiano per valore ed il primo per esportazioni. In data 20 Gennaio 2014, il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha riconosciuto, ai sensi dell’art. 14, comma 15, della legge 21 dicembre 1999, l’ente come “Consorzio di tutela dell’Aceto Balsamico di Modena”.